L’importanza dello studio e della
fase di test nelle scommesse
Oggi vorrei parlare di un aspetto delle
scommesse che spesso viene messo in secondo piano, o molto più
spesso, non viene nemmeno preso in considerazione.
Sto parlando della fase di studio e di
test nelle scommesse.
Io stesso, fino a qualche anno fa, non
ho dato la giusta importanza a questa raccolta di dati, ma ormai sono
7-8 anni che non manca mai in qualsiasi mio studio o metodo.
Tutto comincia con un’intuizione.
Si inizia ad utilizzare un determinato metodo, e si comincia a tenere
traccia delle proprie giocate, in modo da poter vedere se si è sulla strada giusta o meno.
Come detto, quando ero più giovane e
spericolato, queste intuizioni portavano subito a iniziare a
scommettere seguendo quella ricorrenza notata sul sito….e
puntualmente dopo qualche giocata positiva che mi caricava a mille,
arrivavano le mazzate con la conseguente delusione per un metodo che
sembrava promettentissimo andato in fumo.
Dopo diverse situazioni del genere, ho
deciso di testare ogni metodo per almeno un centinaio di partite, in
modo da poter vedere l’effettiva resa.
100 partite non sono un campione
statistico validissimo, ma quantomeno mi possono indicare se un
sistema ha del potenziale o meno.
Giocando partite a quota 2,00 e
prendendone 20 su 100, possiamo capire da soli che la strada non è
quella giusta.
Prendendone invece 70 su 100 sempre a
quota 2,00 ,vuol dire che il potenziale c’è.
A questo punto però, non bisogna
esaltarsi troppo. Tendenzialmente quando mi capita una situazione
cosi favorevole, faccio sempre conto di prenderne meno, facciamo
50/55 invece di 70, in modo da essere coperto nella pianificazione
della progressione da utilizzare.
Ecco, secondo me questo è un passo
davvero importante, che unito alla disciplina ed ovviamente ad un
buon pronostico, possono portare ad ottimi risultati.
Nessun commento:
Posta un commento